Arriva finalmente la versione notturna del trekking e per l'occasione abbiamo scelto una dorsale priva di vegetazione per dare modo alla luna quasi piena di rischiarare il sentiero.
Il monte Acuto sarà la nostra meta, nonché il punto più elevato dell'escursione (747 metri s.l.m.)da dove potremo apprezzare un vasto panorama sulla piana d'Albenga e sul golfo di Loano/Pietra/Borgio.
Il ritrovo, come di consueto, è l'area parcheggio ex campo sportivo di Pietra Ligure alle ore 17.00 ed in auto raggiungeremo Peagna, la piccola frazione dell'entroterra di Ceriale. Percorreremo gran parte della selvaggia valle Torsero per vedere i curiosi giochi dell'acqua sul fondovalle carsico, un antico ponte ed i ruderi della cascina Trinchella. Guadagneremo poi quota per raggiungere la lunga dorsale del monte Acuto nei pressi di un'interessante formazione di pilastrini rocciosi. Da qui ci muoveremo in direzione est mantenendo lo spartiacque panoramico e, dopo aver ammirato numerose caselle di pietra, simbolo di una fiorente attività pastorale, sosteremo per la cena in località "Prà di Parpellin", in una delle numerose insellature tra le cime di monte Acuto.
Calata la notte, con la luna quasi piena a rischiarare il percorso, riprenderemo la marcia alla conquista della vetta della nostra montagnola, per poi ridiscendere sullo spelato pendio che ci condurrà a "Cian Cestin", un pianoro prativo sotto il quale sono ancora ben visibili le mura di un avamposto napoleonico della celebre "Battaglia di Loano" del 1795. La ripida discesa ci riporterà velocemente a Peagna nei pressi delle auto, durante il cui cammino potremo apprezzare la gariga mediterranea, una formazione vegetale bassa ed arbustiva tipica dei territori assolati ed arsi prossimi al mare.
Faremo così rientro a casa tra le 23.00 e le 24.00 per un meritato riposo.
Emanuele e Nadia invitano, con estremo piacere, tutti coloro che vogliono partecipare al trekking. La partecipazione è gratuita e rigorosamente consigliata.
P.S. Escursione bellissima, complice la bella serata con una splendida luna quasi piena che rischiarava sufficientemente i contorni delle montagne e soprattutto il sentiero di ritorno. Tutti i compagni di cammino così hanno potuto apprezzare una natura incontaminata e selvaggia con ogni luce e colore: dal sole del tramonto, all'imbrunire, fino ai toni soffusi e pallidi di una fresca notte fonda.